Con quello che sta succedendo in Grecia e le inevitabili ripercussioni sull'economia italiana e europea, il dibattito all'interno del Pd mi sembra degno di Marte. Ancora riunioni di componente, ancora minoranze contro maggioranze, ancora minacce di scissione. «O si cambia, o…»: quando qualcuno attacca un intervento così, chiamate i pompieri. Nel frattempo, i big si dividono: alcuni parlano di «partito sexy» (sì, ciao), qualcun altro se la prende con Bersani come se il congresso non fosse mai finito (e come se non avesse condiviso con Bersani e D'Alema, la gestione del centrosinistra degli ultimi quindici anni). Tra un po' qualcuno se la prenderà con i Gracchi e con Lorenzo il Magnifico. C'è un mondo là fuori e siamo nel 2010. E abbiamo appena perso le elezioni contro B. Un po' di dignità, please.
P.S.: per il resto, il nostro Paese, oggi, discute degli sms di Bertolaso, della sua battutaccia su Clinton e del fatto che Bondi non vada a Cannes per protestare contro il docufilm di Sabina Guzzanti. Un chissenefrega ci sotterrerà. Anzi, lo ha già fatto. E da San Diego è tutto. Sul serio.

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