Leragionidelsocialismo proseguono nella curiosa campagna contro di me e contro chi, nel Pd, pensa che sia il caso di manifestare contro il decreto salva-premier. Questa volta, almeno, si firmano. Un passo avanti. Purtroppo, però, sono poco informati. Primo: ho proposto che il Pd si mobilitasse subito, quindi prima del No-B-Day. E infatti il Pd si è mobilitato, tanto che anche il presidente del partito ha cambiato posizione. Secondo: non ho mai detto che il Pd deve aderire formalmente alla manifestazione del 5 dicembre, come ho spiegato anche qui. Ho detto però che i suoi esponenti possono scegliere di andarci (come sostenuto anche dal segretario nazionale in persona, personalmente) e che è il caso di aprire un’interlocuzione con gli organizzatori (che sono giovani e non sono dell’Italia dei valori, accidenti), cosa che ho fatto, ben felice di conoscere persone che organizzano una manifestazione su Facebook e raccolgono trecentomila adesioni. Terzo: amo la discussione interna e infatti sono intervenuto in direzione nazionale per sostenere le mie ragioni, prendendo la parola appena ho potuto, dopo avere informato i vertici nazionali fin dalla giornata di venerdì l’altro (e, inizialmente, mi avevano detto che si trattava di una bellissima idea, tra l’altro). Quarto: ieri sono stato a Milano a una manifestazione contro il ddl lanciata da tutto il partito. Oggi a Limbiate ho fatto lo stesso. Forse qualcuno intende consigliare a tutti i partecipanti di aderire all’Idv (perché io non ho mai parlato di espulsione, ma dell’invito che mi era stato ‘calorosamente’ rivolto a lasciare il Pd, in coerenza con le mie posizioni eterodosse)? Mi dispiace, ma questa volta temo di avere un sacco di ragioni. Non del socialismo, forse, ma ne ho parecchie. E, da ultimo, temo che, piuttosto che prenderla con Civati, dovremmo prendercela con B…

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