Giovani versus vecchi: questo è l’argomento preferito dalla stampa per descrivere le ore convulse che sta vivendo il Pd. A me ricorda tanto l’antica contrapposizione di sapore fantozziano tra scapoli e ammogliati. D’altra parte, mi sovviene un vecchissimo Giordano Bruno, che nella Cena (delle Ceneri, per dire) diceva questo, attraverso Teofilo: «Poniamo dunque da canto la raggione de l’antico e novo, atteso che non è cosa nova che non possa esser vecchia, e non è cosa vecchia che non sii stata nova, come ben notò il vostro Aristotele». Ecco, poniamo da parte questo tipo di raggioni, che lasciano il tempo che trovano. E pensiamo a cambiare, giovani e vecchi, e ad aprire una nuova stagione. In questo sta quel qualcosa di nuovo che cerchiamo da tempo.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti