Va detto in premessa che Ignazio Marino non è stato defenestrato. E’ però evidente a tutti che, nonostante sia cambiato il nostro capodelegazione in commissione, non possa cambiare la posizione del Pd sul testamento biologico. Il problema, però, sta a monte: noi non abbiamo una posizione sul testamento biologico. Non ne abbiamo parlato con gli iscritti e con gli elettori. Non abbiamo condiviso il testo che proprio Marino aveva elaborato, un testo nel quale in moltissimi ci eravamo riconosciuti. La politica non perdona chi non la fa. Questo è il nostro problema. Non è il "caso Marino", quindi. E’ il "caso Pd".

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