Si vedono e si sentono benissimo quando si tratta di fare proposte assurde sull’immigrazione (dopo l’immigrato a punti, oggi ci tocca leggere della tassa sull’immigrato), ma spariscono quando si tratta di difendere i piccoli comuni. Il ministro Gelmini, probabile candidata alla presidenza della Lombardia, ha appena portato in Consiglio dei ministri un provvedimento che comporterà la chiusura delle scuole nei piccoli centri. In Lombardia, proprio in Lombardia, dove i Comuni sono quasi 1600 e sono troppi (ma questo è un altro discorso, che nessuno intende affrontare), il 10% dei piccoli centri sarebbe interessato da questa decisione. Non si eliminano le burocrazie, ma si eliminano i servizi essenziali, costringendo le famiglie a mandare i bambini delle elementari nel paese vicino, tanto poi i costi del trasporto li pagano gli enti locali. Un bell’esempio di federalismo, non c’è che dire. Le Regioni si ribellano, ma nel governo B nessuno ha evidentemente nulla da dire (e da ridire).

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