Audizione dell’assessore Buscemi in commissione Ambiente. Tema: i rifiuti campani. Ora la Regione li prende, in quantità di 9000 (tonnellate) e li smaltisce presso l’inceneritore di Figino, perché a Brescia non se la sentono di smaltire i rifiuti napoletani (in cambio, un po’ dei rifiuti milanesi, destinati a Figino, andranno a Brescia, sic). Un nervosissimo Buscemi ci spiega che ora ci sono le condizioni per smaltirli, dopo avere sostenuto per mesi esattamente il contrario. Sostiene che è cambiato tutto, mentre l’unica cosa che è cambiata è il governo, e conseguentemente l’atteggiamento della Lega, che per mesi ha sostenuto che avrebbe bruciato i camion provenienti dalla Campania, e che invece ora, per bocca del capo, accetta lo smaltimento. Per quanto ci riguarda, quanto Buscemi sostiene ora, lo sostenevamo l’8 gennaio, data del nostro primo comunicato. Che si potessero smaltire i rifiuti, in quantità accettabili, di qualità garantita, in un tempo limitato, in cambio del giusto compenso, in un quadro di regole e di impegni definito, senza essere di nocumento agli impianti lombardi in attività: ora Buscemi (luglio) è d’accordo con noi (gennaio). Ecco quello che sosteneva, in un’intervista a Repubblica del 9 gennaio: «Non siamo nelle condizioni di ricevere rifiuti dall’esterno perché il nostro sistema funziona come un orologio svizzero, ma la sua capacità è già al completo». Un orologio svizzero, già al completo. Già. Gli faceva eco Roberto Formigoni, che sosteneva qualche ora dopo: «Abbiamo verificato la disponibilità dei 12 termovalorizzatori attivi in Lombardia ad accogliere eventualmente i rifiuti della Campania e tutti i gestori ci hanno comunicato di non avere questa possibilità». Tutti, ma proprio tutti. Qualche giorno dopo, il 23 gennaio, Buscemi spiegava che i rifiuti campani erano «incompatibili con i nostri sistemi di smaltimento, sia nei siti di stoccaggio che nei termovalorizzatori, per una serie di motivi tecnici legati alla capacità di smaltimento stesso della Regione Lombardia». Capacità di smaltimento insufficiente. Certo. La posizione cambiava leggermente di lì a poco: «Gli impianti della Lombardia possono ricevere solo rifiuti trattati e quelli campani non lo sono. E’ quindi al momento impossibile riceverli». Al momento. Nel frattempo, Enio Moretti, Lega, precisava: «Se fate arrivare la spazzatura della Campania, ve la facciamo contro la campagna elettorale». Buscemi, subito dopo, se la prendeva con noi: «E’ assolutamente falso che i rifiuti campani sono trattabili al pari di quelli lombardi e quindi smaltibili a pagamento perché la Lombardia smaltisce i rifiuti a seguito della raccolta differenziata». Non ce n’è, quindi. Dopo qualche mese, Formigoni riprende parola e afferma: «La nostra posizione è coerente ed è quella di sempre». Era il 27 giugno. La campagna elettorale era finita. La Lega al governo, Buscemi aveva trovato spazio negli ingranaggi dell’«orologio svizzero», e i rifiuti, quelli ‘freschi’ potevano essere finalmente smaltiti, come noi, modestamente, sostenevamo da gennaio. Saremo anche scemi.  Loro, però, sono Buscemi.

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