Si parte. Il mio endorsement nei confronti di Obama forse non lo porterà alla Casa Bianca (chissà), ma mi porterà certamente ad accompagnarlo in giro per gli Stati Uniti. Il blog è sul suo sito: si chiama «Obama sui Navigli» e credo che il titolo spieghi il senso e la ragione della mia attenzione. Capirne di più, per seguire da vicino la campagna elettorale più importante del 2008 e non solo per gli Stati Uniti. Per tutti noi. Del resto, Obama lo seguo dal 2004, quando fece il famoso discorso alla convention democratica che lo consacrò come leader politico. Mi piace di lui la radicalità, il coraggio, l’esigenza (che sembra sincera) di cambiamento e di apertura a chi è più in difficoltà. Anch’io, come gli ha ricordato Clinton (nel senso di Bill), pretendo da lui un programma concreto e mi attendo un programma più dettagliato. Lo seguiremo, dai Navigili, perché ne vale la pena.

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