Il Piano di governo del territorio, dopo avere attraversato perigliosi mari, arriva finalmente in aula a Monza. L’ex-assessore Viganò commenta così: «Se il provvedimento rispetta nella sostanza (ma dico se) quanto deciso al Tavolo di confronto tra maggioranza e minoranza, non posso che plaudire al Sindaco Mariani per l’avvio di un Piano a cui l’Amministrazione precedente ha dedicato molto in fatica, qualità e contenuti. Dopo l’approvazione del Consiglio il futuro della Città sarà un altro». Tutto vero e tutto giusto. Non si capiscono però tante cose, a cominciare dalla richiesta di una proroga di addirittura sei mesi (poi concessa, ma soltanto di due, dalla sempre disponibile Regione Lombardia), dal rinvio dei Consigli calendarizzati all’inizio di ottobre, dalla vera e propria fibrillazione del settore edilizio in queste settimane. Speriamo che in Consiglio prevalga la responsabilità e che il Pgt venga definitivamente approvato. Tutto il resto – ovvero le reali intenzioni della giunta Mariani (e dell’assessore Romani) – si chiariranno successivamente. Come ho sempre sostenuto si dovesse fare, proprio mentre cercavo di spiegare che della proroga e della legge ad hoc non c’era alcun bisogno.

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