L’autocritica di Arese: la prima cosa da mettere nello zainetto

Nel viaggio verso il Pd, la prima cosa che metterò nel mio zainetto a energia solare, è il libro L’autocritica. L’Alfa di Arese tra delusioni e speranze, scritto a quattro mani da Enzo Dell’Olio e Andrea Trentini, in un lavoro a cui ho partecipato con Mario Agostinelli (che firma con me l’introduzione del testo). Arese è il simbolo del lavoro, delle scelte (mancate, purtroppo) in campo ecologico, della riconversione industriale di segno ecologico, della miopia regionale, della progettualità che è necessario mettere in campo per la Lombardia. Il testo è un documento interessante perché riporta la storia di Arese, le promesse di Formigoni, il progetto dell’Enea per il Polo della mobilità sostenibile (questo il senso del titolo), le testimonianze dei protagonisti: sindaci, esperti, politici che si sono occupati del problema della più vasta area dismessa della Regione, sulla quale non esistono progetti concreti, se non l’idea – curiosa – di trasferire il mercato all’ingrosso dei cinesi. Il volume vuole essere un’occasione di dibattito, per parlare di una Lombardia che potrebbe essere meglio di quella che è. Nello zaino: per unire passato e presente, con lo sguardo verso un futuro possibile.

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