Ferdinando, il segretario della locale sezione dei Ds, la definisce la città più a destra della zona più a destra del Paese. Una Toscana rovesciata: si tratta di Seregno, seconda città della Brianza e seconda tappa del Rovesciata tour. L’auto-blu elettrico – una specie di Topolino ecologica – si ferma prima della zona pedonale e attraversiamo lo shopping serale del giovedì-con-i-negozi-aperti. Ed è la prima metafora della serata: noi chiusi in sezione, il resto del mondo fuori a fare la vasca. La discussione però è interessante come poche: si discute liberamente di Pd, gli scettici si dicono disponibili a chiudere la fase costituente al più presto, tutti invocano una svolta al governo del Paese. Mentre fuori si guardano le vetrine, nella sezione del Barbarossa si chiede maggiore chiarezza per il sistema elettorale delle primarie, si pretende più certezza nelle decisioni, si ragiona sulla traduzione locale del processo di formazione del nuovo partito. Poco prima della fine arriva anche Arturo, lo scettico par excellence, ed è un bel segnale. Tornando a casa, con Fausto (uno che se non ci fosse Veltroni voterei subito alla guida del Pd), ci diciamo che – a costo di sembrare paradossali – il clima è buono e la ‘rivoluzione’ vicina. Che la rovesciata si compia?

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti