Stamattina molto presto ho aperto il Cittadino e mi sembrava di essere in un racconto di Mark Twain. Assistere cioè, se non al mio funerale, quantomeno al mio necrologio politico. Civati ci abbandona, Civati ha deciso di vivere il resto dei suoi giorni al Pirellone. Lo ricordano affranti i compagni di cento campagne, che si rimproverano di non averlo tenuto stretto a sé, lasciandolo volare via. Una cosa del genere. Roba da matti. Farò fino in fondo la campagna elettorale per Faglia, continuerò ad occuparmi di Monza come ho sempre fatto. E’ la mia città e sono contento che lo sia. Molti cittadini – forse troppi – hanno riposto la loro fiducia nel mio impegno e figuriamoci se intendo mollare o allontanarmi dai problemi concreti e quotidiani dei monzesi. E poi ci sono 40 candidati dell’Ulivo, che si possono votare e sostenere. Per quanto riguarda Civati, vi assicuro, c’è. E lotta insieme a noi. Cavoli.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti