Scrivevo, giorni fa, che per non tornare indietro, Monza ha bisogno di riconoscere la propria ricchezza: come l’essere di Aristotele, credo che la nostra città si possa dire in molti modi. Vale la pena di indagarli, insieme, e di individuare quelli che meglio la descrivono. Per questo, la coalizione che sostiene Michele Faglia e la sua nuova candidatura a sindaco di Monza, dopo cinque anni di buongoverno, parte domenica prossima con un percorso di partecipazione democratica, che ha l’ambizione di coinvolgere i cittadini monzesi nel loro complesso. Domenica 4 febbraio, alle ore 10.30, in sala Maddalena, Michele Faglia presenterà il suo manifesto per le elezioni comunali, una sorta di introduzione al programma elettorale per il mandato 2007-2012, che sarà poi scritto con i cittadini. Attraverso audizioni, confronti e dibattiti; incontri nei quartieri, ogni settimana, in tutto il periodo elettorale; la consultazione diretta di 100 elettori delle primarie, estratti sulla base di precisi criteri statistici, e coinvolti in prima persona nella redazione del programma; un sito internet aperto a suggerimenti, consigli, progetti e soluzioni; un momento conclusivo, in cui presentare il lavoro dei cinque anni e il programma che Monza ha scritto per sé. Ci siamo basati, nell’immaginare questo percorso, sul libro di Paul Ginsborg, La democrazia che non c’è (Einaudi), che tutti quelli che fanno politica dovrebbero leggere: il professor Ginsborg sarà coinvolto nel percorso, e ci sarà la possibilità di dare il via a quello che non esito a definire un «programma partecipato», esattamente come lo è, sempre di più, il bilancio del nostro Comune, da quando Faglia è sindaco della città. Scrive Marc Lazar nel suo Democrazia alla prova, uscito solo qualche giorno fa per Laterza: le primarie rappresentano «il ponte» che i partiti e le forme organizzate della politica «tentano di lanciare in direzione della società civile, per associare i cittadini a una presa di coscienza. […] Rimane da verificare se queste primarie saranno seguite da altre iniziative in grado di stabilire un’interazione tra i partiti e la società». Crediamo che il nostro tentativo vada in questa direzione: verso la società, verso la democrazia. Se ci sarete, in tanti, ciò sarà davvero possibile. Vi, ti aspettiamo in sala Maddalena, domenica prossima, e vi, ti preghiamo di diffondere il manifesto dell’iniziativa. Come dice il nostro slogan, Monza sceglie il suo programma. Anzi, il tuo.

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