Merate, Calusco, Sondrio, Erba, Meda, un tempo località di gite fuoriporta, di passeggiate domenicali. Eppure sono proprio le centraline di rilevamento situate in queste città che hanno registrato nei giorni scorsi la più alta concentrazione di PM10 ("luoghi camuni", diremmo noi). Ecco come cambia la Lombardia. Soltanto a Bormio, forse, si può trovare un po’ di aria pulita (non andateci in macchina, però, altrimenti è inutile…). Dimenticavo: Formigoni, che alle località lombarde appestate dalle polveri preferisce in questi giorni il Sud Est asiatico, da cui ogni giorno lancia una proposta epocale e decisiva per le sorti dell’umanità, dopo l’approvazione della legge anti-smog voluta dalla minoranza (e dal gruppo Ds in particolare), non ha fatto niente di niente di niente. Di tanta speranza, ci rimane soltanto il blocco del 28, ma sappiamo già che – pur essendo giusto e utile dal punto di vista culturale e della percezione delle nostre città – servirà a poco. Mai, però, come la Regione Lombardia e le sue fantomatiche politiche anti-smog.

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