L’inarrestabile Claudio Schirinzi non si ferma più. E’ in India per il Corriere, al seguito di Formigoni, e ogni cosa che vede lo commuove. E la registra con passione. Oggi ci parla dello tsunami e dei bambini. L’attacco dell’articolo è strepitoso: «Quelle che colpiscono di più, come sempre, sono le storie che hanno come protagonisti i bambini»: proseguendo nell’articolo, però, si capisce che la storia, come sempre, ha per protagonista Formigoni. E come potrebbe essere altrimenti, sembra chiedersi Schirinzi? Per il Sud Est asiatico, Regione Lombardia non ha lesinato aiuti e contributi. Pensate: non c’è stato bisogno nemmeno di un programma tipo Oil for food per dare corso alle iniziative più umanitarie di tutti i tempi. Presso le popolazioni vittime dello tsunami, la solidarietà si è manifestata limpidamente, senza mazzarini né mezzucci di sorta. L’articolo finisce così: chi ha contribuito a una simile iniziativa, ha il diritto di essere orgoglioso. E noi con lui (nel senso di Schirinzi e di Formigoni, per chi ancora riesce ad apprezzare la differenza, sempre più sottile, tra l’inviato dal Corriere e l’inviato dalla provvidenza).

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