Le noci del programma

Da un po’ di tempo studio quella che mi sembra essere la questione delle questioni: la credibilità della politica e la riforma delle sue strutture. E’ stato però soltanto leggendo l’ultimo, straordinario libro di Ginsborg, La democrazia che non c’è (Einaudi), che mi sono reso conto che alcune cose si possono e, forse, si debbono fare subito. Ginsborg parte da un confronto tra Marx e Mill: sono i due autori citati da Berlusconi nella sua auto-agiografia elettorale come espressione di due visioni del mondo inconciliabili, che Ginsborg immagina in un dialogo – che in realtà non c’è mai stato. Si tratta di comprendere come funziona la democrazia, quali sono i suoi limiti, quali le opportunità che non sono state ancora sufficientemente indagate, quali le strutture che ne garantiscono il funzionamento migliore. Ginsborg cita Porto Alegre, i sondaggi deliberativi, i focus, i momenti di partecipazione che si sono rivelati più interessanti negli ultimi anni. E ho pensato che forse è il caso di tentare: di costruire un processo serio e costruttivo, che ci consenta di fare in modo che il programma venga presentato in bozza e discusso in una serie di incontri successivi con il popolo delle primarie (proprio come avviene a Porto Alegre e, se posso permettermi la citazione locale, anche nella circoscrizione 3 della città di Monza), e che 100 persone siano estratte a sorte, tra gli elettori delle primarie, a seconda dell’età e della zona di residenza, per essere coinvolte proprio in un sondaggio deliberativo, su alcune questioni prioritarie della nostra città. Credo si possa fare, accompagnando quel processo di “cerca delle noci” che riprendiamo dal Manzoni (e da Pierluigi Bersani, che usò un giorno la stessa immagine) e che ci porterà nelle prossime settimane a confrontarci con i principali attori del panorama sociale e culturale della città. «Perché noi siam come il mare, che riceve acqua da tutte le parti», nella speranza di poterle tornare «a distribuire a tutti i fiumi», proprio come vuole il testo manzoniano.

Commenti

commenti