Città possibili: la filosofia della ‘prassi’ amministrativa e del buongoverno

Mercoledì pomeriggio, alle ore 18, all’Urban center di Monza (piazza Castello), parte la terza edizione del Festival delle Città possibili (alla presentazione parteciperanno Michele Faglia e Gigi Ponti). Nel corso dei quattro giorni di manifestazioni, si affronteranno in particolare tre argomenti di grande attualità: lotta allo smog, promozione dell’energia pulita e diffusione di servizi telematici avanzati. L’idea è quella di dimostrare che per diventare una città di qualità questi tre strumenti sono decisivi. Parlando con Peter Calò, presidente dell’azienda bolzanina dell’energia, abbiamo concordato sulla straordinaria importanza che hanno le reti web per cambiare in meglio i servizi al cittadino e per rendere più ‘umani’ i tempi della città (e, quindi, come risultato ultimo, la possibilità di diminuire congestion e pollution, si direbbe pensando al ticket). Lo stesso vale per una cultura della ciclabilità e della mobilità soft, ovvero per tutte le soluzioni a basse, bassissime emissioni per riscaldare gli edifici e per produrre energia (che, come è noto, è molto meglio se è consumata nel luogo dove viene prodotta). La filosofia delle Città possibili è questa: una perenne ricerca della migliore iniziativa in questo o quel campo, da confrontare e da misurare con le realizzazioni locali. Una filosofia, si direbbe, della ‘prassi’ amministrativa, capace di muovere dai buoni esempi per migliorare le future iniziative, partendo proprio dalla curiosità per chi ha saputo fare bene. Un’occasione per imparare e per fermarsi a riflettere su quello che quotidianamente si fa, con uno sguardo più ampio e nello stesso tempo più approfondito sul governo delle città. Anzi, sul buongoverno. Di questo, crediamo, hanno bisogno le nostre città, per diventar ‘possibili’. Per il programma, cliccate qui.

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