In questi giorni tutti parlano dei costi della politica, anche alla luce della giusta idea di ridurre l’indennità dei parlamentari (e, conseguentemente, dei consiglieri regionali, la cui indennità è direttamente collegata a quella degli onorevoli) e di ridimensionare il numero dei consiglieri di amministrazione nei vari consorzi, aziende pubbliche e chi più ne ha, più ne metta. Colpisce allora che dal Compa – il Salone della Pubblica Amministrazione che si è svolto qualche giorno fa – arrivino i gadget più inverosimili. Ci sono gli imperdibili porta-cd della Regione Basilicata e della Regione Piemonte (perché una Regione dovrebbe regalare porta-cd lo sa soltanto il Cielo…); un mazzo di carte della Regione Sicilia che si chiama "A carte scoperte" perché riproduce le immagini del Palazzo dei Normanni, sede del governo regionale, rendendo riconoscibili i tarocchi che appaiono sull’altra facciata (no more pizzini). E, dulcis in fundo, il gadget che ottiene il premio per l’incredibile inutilità è, udite udite, il lecca-lecca della Regione Lombardia. Lecca-lecca prodotto in Romania (alla faccia della delocalizzazione, forse una de-lecca-lecca-lizzazione), che i lombardi possono ‘ciucciare’ senza pagamento di ticket alcuno. Dio salvi la Regione.

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