Il capogruppo di AN in Consiglio regionale, Roberto Alboni, ha affermato oggi che la Giunta monzese è preoccupata per le conseguenze dell’approvazione delle modifiche alla Legge 12 soltanto perché c’è di mezzo Berlusconi. "Se Paolo Berlusconi si fosse chiamato Brambilla o Cazzaniga non ci sarebbe stata nessuna polemica". È il caso di precisare che si tratta di una plateale falsità. La legge favorisce Berlusconi ed è un fatto assodato e Alboni senza volerlo conferma con la sua dichiarazione che le cose stanno proprio così. Il problema è che – oltre a rendere edificabile l’area di Berlusconi – si rendono edificabili anche le altre aree di cintura, le aree agricole residue del territorio monzese, per un totale di 1.500.000 di metri cubi. Per rovesciare il senso delle parole del capogruppo di AN, oltre a Berlusconi, potranno costruire anche i Brambilla e i Cazzaniga, perché la legge regionale che colpisce Monza lo fa in modo indiscriminato: non solo favorisce Berlusconi ma dà il via alla speculazione edilizia della terza città della Lombardia. È comunque singolare che ci si preoccupi delle conseguenze di una Legge soltanto dopo averla approvata, nonostante gli appelli veementi che sono venuti da parte del centrosinistra negli scorsi mesi. Del resto era già successo lo scorso anno, quando ad essere approvata fu proprio la Legge 12, che conteneva già un articolo ad hoc dedicato a Monza e all’affaire Cascinazza.

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