Nessuna novità sul presidente e il Consiglio regionale viene rinviato al 6 luglio. Un rinvio che fa comodo a Monza, sotto scacco a causa della legge regionale urbanistica, e che invece dimostra come siano divise le componenti della maggioranza che sostiene Formigoni. Si è parlato a lungo di Zanello come nuovo presidente al posto di Fontana, ma pare che non sarà l’attuale capogruppo della Lega, ma Ettore Adalberto Albertoni a presiedere i lavori del Consiglio. Albertoni, se così fosse, lascerebbe i dialetti e le sagre che ha brillantemente governato dal suo assessorato in questi anni, per assumere la seconda carica della nostra istituzione. Ma i dubbi non riguardano soltanto la presidenza dell’aula: lo stesso vale per il monumentale rimpasto della Giunta regionale. Ancora non si sa né chi né quando né a fare che cosa. Ormai è un mese che se ne parla, ma tutto è ancora avvolto nell’oscurità più impenetrabile. Oltretutto, tra qualche giorno, nella più classica delle migrazioni, arriveranno peppole e prispoloni, gli uccellini sterminati in barba alle direttive europee, che interessano i lavori del Consiglio ogni estate, bloccando qualsiasi altro provvedimento. Chissà se entro quella data la maggioranza avrà avuto modo di sistemare poltroni e capanni. E se, dopo aver impallinato numerosi dei propri esponenti, avrà ancora cartucce… Un luglio caldo è quello che si attende in Regione Lombardia.

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