Andreotti candidato alla presidenza del Senato. Sembra di essere nel 1992, non nel 2006. Anche questo è un segno, forse il più clamoroso, della stanchezza di questo Paese. In cui tutto sembra non cambiare. In questi anni, la Corte di Cassazione ha stabilito che Andreotti è stato mafioso fino al 1980. Come se fosse una cosa trascurabile, trascurabilissima, al punto che si può ancora parlare di Andreotti come di una candidatura istituzionale. L’unica inquietante novità è che pare che ora lo voti anche la Lega, che nel 1992 contribuì alla fine della prima Repubblica. Un bel segnale per un Paese che guarda al futuro e che vuole cambiare.

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