Appunti per un partito nuovo. I pendolari.

Se penso alla Federazione della Brianza che stiamo per costituire, penso a un partito che sappia dialogare con la società fin dalla mattina presto. Non è uno slogan, è una considerazione e, insieme, una proposta. Mi riferisco, evidentemente, alla questione pendolari e, in particolare, ai pendolari ferroviari. La Brianza è attraversata da tre linee nord-sud: Milano-Como, FS e FNM, e Milano-Lecco, FS. Su queste tre linee i disservizi sono ormai proverbiali, con l’eccezione dei vagoni Tilo, gli unici puntuali e freschi. In tutti gli altri casi, i ritardi sono una costante e la temperatura sale fin da maggio, con un microclima a metà strada tra la sauna e la foresta pluviale.
Inutile fare della demagogia: ci vuole una svolta. Lo scorso anno, i DS proposero in Regione di accendere un mutuo da 500 milioni di euro per l’acquisto di nuovo materiale rotabile, così da investire subito e pagare nel corso degli anni per accelerare un processo non più rinviabile. Per tanti motivi: perché i lavoratori non sono delle bestie, innanzitutto, e perché se vogliamo abbattere il volume del traffico automobilistico dobbiamo adeguare l’offerta agli standard europei.
Avanzeremo nuovamente questa proposta e rilanceremo un dibattito con iniziative mirate, coinvolgendo i pendolari, per una questione che a noi sta a cuore. E che riguarda anche il Moltenino: un treno che ha un sapore antico, ma purtroppo anche la velocità e la qualità dei mezzi. E che potrebbe essere una linea importante e strategica per tutto il nostro territorio.

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