Mi affido a ciò che ha scritto Stefano Catone, per presentare la nuova pubblicazione di People, in cui People è sia editore, sia firma collettiva.

Scrive Stefano:

È proprio così, come scrive oggi Ezio Mauro su Repubblica.

I campanelli d’allarme sono stati costantemente ignorati. Qualcuno ci prendeva in giro. Ora non possiamo più permetterci di perdere tempo.

Quanto successo ieri a Mondovì è solo l’ultimo episodio di una escalation continua, che ha portato a saldarsi tra di loro diverse forme d’odio e di discriminazione, ma che hanno una matrice comune: il razzismo. Al singolare.

Solamente a Roma, il primo gennaio, al ghetto ebraico è comparsa la scritta «W IL NATALE. M I GIUDEI». E a Santa Marinella «SEGRE…GATA». Il tutto corredato da svastiche. E così via.

Poche settimane prima il caso del docente dell’Università di Siena solito a inneggiare al nazismo, al razzismo, all’antisemitismo. Divulgatore degli infami Protocolli dei savi di Sion: falso storico e testo cardine dell’antisemitismo.

Abbiamo visto la scritta «Auschwitzland». Abbiamo sentito dire che ad Auschwitz si stava bene. C’erano il cinema e la piscina. Abbiamo sentito dire che i Treni della memoria sono “di parte”. Abbiamo visto una testimone della Shoah messa sotto scorta.

Abbiamo visto suonare al campanello di una famiglia tunisina, qualche giorno fa. Abbiamo visto un ministro dell’Interno usare l’appellativo “zingaraccia”. E sostenere che i rom italiani “purtroppo dobbiamo tenerceli”.

A novembre, alla Bolognina, esponenti di Fratelli d’Italia passavano in rassegna i campanelli delle case popolari assegnate a cittadini stranieri. «Discriminazione, epurazione» a danno degli italiani. Sostituzione etnica.

C’è un filo conduttore: il cosiddetto piano Kalergi per la sostituzione etnica degli europei, guidato dai poteri forti e da un grande burattinaio, finanziatore di Ong. L’ebreo George Soros.

Col piano Kalergi i razzismi di oggi si saldano. D’altra parte, le leggi razziali del 38 furono fatte sul calco di quelle contro il meticciato. Sostenere che questo rigurgito sia colpa dei musulmani è una balla. L’antisemitismo è – ahinoi – elemento della cultura europea.

Come People abbiamo voluto firmare collettivamente Per la sola colpa di esser nati.

Perché ne sentivamo l’esigenza. Perché non è più possibile minimizzare.

Il libro è qui.

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