Non so se sia vero e non so se Franceschini sia il demiurgo. Ma il post di Alessandro conferma quanto scrivevo qui: il problema è l’impianto.

E lo si è visto anche con il disegno di legge Mucchetti: un disegno di legge che di fatto assume l’ineleggibilità di Berlusconi, e di diritto la trasforma in incompatibilità. Facendo arrabbiare per un verso il Pdl e per l’altro il M5S. Proprio perché riprende la norma del 1957 (estendendola, come fanno notare alcuni esponenti del Pdl) e la cambia, però, sul punto dell’ineleggiblità, dando la sensazione che ciò sia fatto in corso d’opera per salvare Berlusconi, come ha immediatamente notato Beppe Grillo.

Un pasticcio, determinato soprattutto dal momento (anche se la legge è stata elaborata due mesi fa, ora non può non far notizia) e dalle condizioni di contesto, ovvero dalla alleanza in cui ci troviamo.

Che è il motivo per cui ogni giorno porta con sé la sua croce. Croce che più di un elettore non metterà più sul simbolo del Pd (e molti, come sapete, hanno già deciso di fare così a febbraio).

P.S.: ho cercato di spiegarlo in questa intervista, in cui insisto perché il Pd non si faccia più coinvolgere nelle vicende giudiziarie di Berlusconi (rifiutandone gli elementi propagandistici che sempre le accompagnano) e in cui mi auguro che siano riviste le previsioni circa la data delle prossime elezioni (attualmente indicate dai nostri strateghi nel 2015, al più presto, perché ci sono i famosi diciotto mesi per fare le riforme).

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