Matteo Righetto mi scrive, in relazione al post di ieri: «Penso che la vera, ultima sfida, sia quella di convincere queste milionate di giovani manifestanti su piazze e social, ad andare a votare! Meno social e più X per i partiti giusti. La denuncia deve trasformarsi in azione ma soprattutto in voto».

Righetto ha ragione e ci stavo pensando proprio ultimamente. Perché i comportamenti individuali, pur necessari, non bastano. Perché la questione è troppo grande per essere affrontata “a mani nude”. Perché per far il “clima” ci vuole la politica, una politica per di più planetaria, ambiziosa, di lungo periodo.

E per fare la politica ci vuole che si inizino a votare i candidati e le liste che abbiano tre “ingredienti”: che siano competenti e che ai competenti si affidino. Che siano libere dai condizionamenti e dalle consorterie (e resistenti, perché il punto è quello). Che abbiano ben presente che “il futuro è un dovere morale”.

Pensateci, seguite il consiglio di Righetto, sostenete le forze che siano in grado di dimostrare di avere queste tre caratteristiche e votatele.

Un’ultima cosa – che poi è la prima. Iniziate subito.

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