La crescita di Possibile è avvenuta “in cattività”, senza potersi nemmeno vedere e incontrare.

Ora è il momento – con juicio – di uscire di casa e ritornare alla politica vis-à-vis, con distanza, mascherina e però passione.

La cosa pubblica è stata messa in lockdown, possiamo dire, ed è il momento di aprire la maniglia e andare fuori perché la situazione è grave, perché è necessaria un’alternativa (a ciò che viene presentato come necessario), perché è il momento che ciascuno di noi faccia la sua parte. Da cittadina, da cittadino.

Le conseguenze del Covid saranno pesanti per molti, moltissimi. Non possiamo far finta che non sia così. O vivere tutto emotivamente, come se i colori delle Regioni ormai fossero anche una sorta di barometro del nostro umore.

C’è bisogno di studiare soluzioni diverse e immaginare un mondo che non sia quello di prima, già compromesso, e che offra nuove possibilità.

Spero che vogliate raccogliere questo messaggio. Personalmente mi muoverò per il clima, la progressività e la patrimoniale – tormentone sineddoche di mille altre cose.

Se saremo in tante e in tanti, beh, le cose potranno cambiare. Altrimenti ci teniamo quello che c’è. E dall’«andrà tutto bene» passeremo all’«andrà molto peggio».

Pensateci.

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