Vassalotti si è beccato una sospensione dal servizio. Non gli era mai capitato in vita sua.

Si è fatto prendere la mano, e ha sbagliato. Si è messo a scrivere sui social slogan di Possibile, una notte che non riusciva a dormire. Si è immedesimato e ha fatto saltare la copertura. I suoi superiori non l’hanno presa bene.

È che sono giorni che vede lampone dappertutto, in gelateria, sui cartelloni pubblicitari, nei vestiti delle persone che incrocia (chi si veste lampone, poi?!).

«Devi staccare, Vassa», gli hanno detto. «Sei troppo dentro questa storia», quasi a dire: «sei uno di loro, ormai».

E allora ha preso le sue quattro carabattole ed è tornato a casa, ripensando a questi mesi assurdi e ai prossimi, anche.

Fatica a prendere sonno. Si chiede cosa succederà se davvero il paese diventerà “giallo”, se questi potranno muoversi.

Sogna Brignone al Quirinale, che non ha nemmeno l’età.

Insomma, l’ispettore Vassalotti è tecnicamente bruciato. Cosa farà per rientrare?

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