Lungomare di Ostia. Con i primi caldi l’ispettore un giro lo fa sempre. Profumo di primavera, salsedine e un po’ di quella sana malinconia che sempre l’accompagna. Da quando era ragazzo.

Fa due passi in spiaggia e incontra un tizio che gli dice: «La spiaggia non c’è quasi più, sono i cambiamenti climatici».

L’ispettore è nervoso. Va a bersi un caffè al baretto vicino alla macelleria. E non si parla che di patrimoniale e di progressività: «Le tasse devono pagare, altro che beneficenza per fare i fichi!», dice uno.

Gira l’angolo è c’è un tizio che dice che è stufo di andare dallo spacciatore per procurarsi la cannabis. Parla con una ragazza che si lamenta che i diritti delle donne si celebrano solo l’8 marzo, manco fosse Natale.

L’ispettore è convinto che quelli di Possibile lo stiano circondando. Che sia tutto un trucco.

E allora compone il numero di Coloccini, l’uomo dei numeri. Questa volta però non vuole sapere quanti (tanto il dato è sempre quello, record assoluto, miglior risultato di sempre… che palle!), no, questa volta vuole sapere se quelli seguono anche lui. Se è tutta una macchinazione.

È infuriato, l’ispettore. Ma Coloccini ha solo pessime notizie da dargli: non solo non si sente seguito né vittima di stalker ma segnala a Vassalotti che adesso la Zona lampone è diventata internazionale. Sì perché Possibile ha deciso di partire con la prima mobilitazione del 2021 proprio dai comitati esteri.

«Per il governo delle migliori (nel senso delle pratiche, non delle sottosegretarie), così lo chiamano. Sono convinti che in alcune parti del pianeta la Zona lampone esista già. E sono dappertutto, ispettore. Sono molto giovani e hanno studiato. Si dia pace».

Vassalotti mette giù, sconsolato. Prende l’auto, si dirige verso la città e cerca una libreria. Deve studiarli meglio. Forse li ha sottovalutati. O forse è tutto un trucco, una macchinazione. Delle migliori.

[Per aderire a Possibile: www.possibile.com/tessera]

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