Il mio amico Tito Faraci la sintetizza così. Ed è lo slogan più bello.

Commentavamo il tweet del sindaco di Milano:

Nel PD si discute sulla proposta di una tassa sui redditi più alti. Chiedo di pensarci meglio: credo nel principio di progressività fiscale, ma non è il momento di creare differenze. Piuttosto chiamiamo alla generosità gli italiani, che si stanno dimostrando generosi.

Come a dire, l’aliquota si ferma.

E invece se vogliamo ridurre le differenze (questo è il senso, ovviamente!), ci deve essere più progressività, non meno. E devono contribuire quelli che possono, non chi è già nella disperazione. E non è generosità o elemosina, è un patto sociale, che era già saltato prima del virus.

Le differenze sono e soprattutto si sentono in basso, non in alto. Chi ha grandi disponibilità, chi ha patrimoni che possono garantire la propria serenità, deve prima di tutto comprenderlo, se è vero che è questa crisi è più grave della stessa crisi del 1929.

Altrimenti siamo al si salvi chi può. Che non è esattamente un modello di sinistra, se non ricordo male.

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