Le rivelazioni di Avvenire, a cura di Nello Scavo (che con Giulio Cavalli – per People – ha pubblicato A casa loro) confermano che quanto chiedevamo, in Parlamento e non solo, circa gli accordi con la Libia fosse fondato e nascondesse un patto con il diavolo. Per anni sono state le Ong a essere accusate di avere intese con i trafficanti di persone: ecco, il lavoro di Scavo dimostra che quelle intese, invece, le avevano i governi europei, a cominciare da quello italiano e dai suoi servizi segreti.

Traffici che ho denunciato personalmente più volte, scrivendo un piccolo libro, Voi sapete, nella speranza che qualcuno intervenisse, che si ponesse fine alla violenza inaudita dei campi libici, che si interrompesse quel flusso di denaro verso la Libia che andava consapevolmente a finanziare i peggiori soggetti che si potessero immaginare. Allora non c’era al governo l’estrema destra, ma una sedicente sinistra che di sinistra non aveva più nulla. Allora a ogni nostra richiesta – pochi parlamentari chiedevano conto di queste oscenità, le dita di una mano – arrivava una risposta infastidita.

Come ha ricordato ieri sera Francesca Mannocchi, a quelle domande nessuno ha mai voluto rispondere.

Per gestire i flussi migratori, l’Europa e l’Italia hanno optato per la detenzione in condizioni disumane, per la tortura, per il ricatto, per lo stupro sistematico. Questa è la verità. Una verità indicibile. Che ora sta emergendo, in tutta la sua gravità.

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