A Palazzo Chigi c’è la «sala verde». Noi chiediamo che verde lo sia davvero.

E adesso che se ne sono andati i verdi fake, che i verdi veri, quelli ambientalisti, si facciano avanti, dopo anni di letargo.

E che questo governo, che sembra una strana crasi di due stagioni politiche contrapposte, in cui verde era la bile reciproca, quella dell’odio degno di Vatinio, da giallo e da rosso verde diventi.

E siccome pare siamo al verde, anche se l’Europa ci darà una mano per aver almeno temporaneamente addomesticato la Bestia, sarebbe il caso di andarci, al verde, verso l’innovazione in campo ambientale, in modo più deciso e consapevole di altri.

E siccome il verde lo abbiamo consumato, in termini di suolo e di alberi, anche, sarebbe il caso di riforestare.

Ecco, consegniamo idealmente una cartellina verde, al Presidente, al premier incaricato, ai Presidenti delle Camere. Che sono sempre gli stessi, tutti e quattro. Perché non siano gli stessi che abbiamo visto finora, e si diano da fare, perché il tempo è stato già sprecato a sufficienza.

E siccome siamo tutti abituati a dar la colpa a chi è venuto prima, sappiate che i nostri figli la daranno a noi, e non faranno distinzioni tra parti politiche, faranno di ogni erba un fascio, perché quel fascio di inettitudine, di disinteresse parecchio interessato sarà la loro condanna.

A meno che non apriamo quella cartellina verde e non ci diamo da fare. Ora.

La cartellina verde la trovate qui: https://www.possibile.com/il-governo-del-cambiamento-climatico/

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