Il racconto del viaggio elettrico attraverso l’Italia, in senso antiorario, è diventato un piccolo libro, anzi, un catalogo. Delle persone, dei luoghi, dei libri, i nostri e quelli altrui. Non lo troverete se non sul nostro sito. Del resto, chi segue questo blog l’ha potuto percorrere con me, un mese fa, questo viaggio, di colonnina in colonnina, di porta in porta.

È stato, per me, come in quel capolavoro di Cheever, di cui per primo mi parlò Makkox – che con le piscine ha un rapporto particolare.

Il nuotatore, Neddy Merrillche per tornare a casa decide di tuffarsi nella piscina delle ville, villette e villule, avrebbe scritto Gadda, che incrocia sul suo percorso. Se non lo conoscete, Cheever, fate come me: conoscetelo.

Tra l’altro il nuotatore delle piscine degli altri è stato recentemente ripreso e reinterpretato, per così dire, da un libro che sta vicino alla cassa delle librerie, L’arte di nuotare. Lo pubblica Il Melangolo. Lo ha scritto – con passione e qualità – Carola Barbero. Leggerlo è come buttarsi in mare, quando è calmo.

Come vedete, ci si tuffa da un libro all’altro, come nelle piscine di Cheever, «come se formassero un fiume», scrive Barbero. E noi, alla fine, il 21 e 22 settembre arriveremo al lago. Maggiore. Ad Arona, per il festival di People, che proprio a #ilibrideglialtri è dedicato.

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