Sto leggendo Non c’è più tempo di Luca Mercalli (Einaudi). Mercalli, in campagna elettorale, scrisse sul Corriere un pezzo durissimo, denunciando che nessuno si occupasse di ambiente. Gli facemmo notare che non era vero, sulla base di mille progetti e iniziative (a cominciare dal Manifesto), ma pare non abbia cambiato idea: nell’incipit del libro scrive la stessa cosa.

Oggi sulla Stampa Carlin Petrini dice che i nostri politici sono senza visione e che nessuno punta sull’ambiente, facendo un errore strategico. Per la verità, in questi anni è accaduto di peggio: si è perso tempo e si sono fatte molte cose in contrasto con l’ambiente. Dallo Sblocca Italia in avanti.

Non so che cosa abbiano votato Mercalli e Petrini, non è questo il punto. Il punto è che in Italia la letteratura del «nessuno si occupa di…» cancella le azioni di chi se ne occupa e che forse meriterebbe un sostegno e una spinta, non un continuo rimprovero, talmente generalizzato da apparire qualunquista.

La semplice verità è che se vi piacciono così tanto gli ecologisti, la prossima volta premiateli con il vostro voto. Se pensate che l’ambiente sia la priorità politica numero uno e che la vera paura che dobbiamo avere è legata ai cambiamenti climatici, scegliete chi la pensa come voi. E magari ditelo nelle interviste, se vi intervistano.

Non parlo per me, che ho lasciato ogni ufficio, parlo ad esempio per chi come Annalisa Corrado scrive le stesse cose che troviamo in Mercalli e Petrini, proponendo però di organizzarsi e di agire.

Come Annalisa, in Possibile e non solo, ci sono persone competenti e preparate, che non vedono l’ora di mettere l’ambiente al primo posto. Proprio come voi, giusto?

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