Mi capita spesso di giocare con i toponimi lombardi, da cui deriva anche il mio cognome, e in questi giorni parlo spesso del «collegio di Scusate», in una campagna elettorale nella quale moltissime personalità sono Paracadutate, senza alcun legame con il territorio e con la realtà, espressione di una politica che non è stata all’altezza dei compiti che la crisi economica e sociale imponeva a tutti quanti. Queste le ragioni di un invito alla cautela e all’umiltà, nessuno escluso: perché l’«aria di neve» che si sente la si ritrova anche sui volti degli elettori che si incontrano.

Un altro toponimo di questa campagna è Respirate, contro ogni invito a turarsi il naso e a votare il «meno peggio», che poi al peggio apre puntualmente la strada.

Ed eccoci di nuovo per le strade della Lombardia, lungo l’A4 e la famigerata BreBeMi con i suoi svincoli faraonici, in quella provincia troppo spesso dimenticata che però sempre decide l’esito delle elezioni, dove la sincerità è la prima condizione, senza la quale non si va da nessuna parte.

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