Siamo rimproverati di essere contro qualcosa e qualcuno da quelli che chiedono di fare una coalizione contro le destre (con cui hanno governato e fatto riforme, ma tant’è) e di fermare i populismi (dopo averne visti sia all’opposizione sia al governo, in questi anni).

Un blocco del sistema in coalizione bloccate che contrastano il blocco dell’antisistema, come hanno fatto per governare in questi anni.

Forse il punto è proprio quello di non ragionare così. Di dare rappresentanza alle persone, senza continuare a chiedere il voto contro, ma attenendosi alle proposte e agli impegni che si prendono e che non si tradiscono. Per loro. Senza interessarsi troppo degli altri, che entreranno in coalizioni chimera, in cui ci saranno ultralaici e clericali, animalisti e petrolieri, noeuro e Merkel.

Cambiare impostazione significa votare per chi vi piace, non per chi si allea con chi non vi piace e poi magari fa il contrario di ciò che vi piace. Non è un gioco di parole, è ciò che sta succedendo, in continuazione, da anni.

Nelle coalizioni – che non a caso esistono solo in Italia! – che tengono insieme Capuleti e Montecchi non c’è amore, c’è solo calcolo e i contenuti si elidono a vicenda.

Per l’articolo 18 e contro, per le trivelle e contro, per i bonus e contro, per i migranti e contro, per le ong e contro, un meccanismo che si applica anche agli alleati stessi. I «senza Alfano!» che vanno con Alfano.

Il «ma anche» con cui Crozza prendeva in giro Veltroni è stato superato dal «pro e contro» nella stessa affermazione. Coalizioni-contraddizioni basate su proposte-che-si-rovesciano prima ancora di cominciare. Sinonimi e però contrari.

Ciò che si deve cambiare è prima di tutto questo. Perché non vogliamo una «nuova proposta» per unire la sinistra ma per cambiare l’Italia con proposte che nessuno sostiene ancora e per far saltare uno schema politico che contiene nella sua stessa definizione e posizione la propria condanna.

Una sorta di incantesimo per cui ci si appella a sinistra per fare politiche di destra, in cui si ripropongono sempre le stesse cose e le stesse ricette che non cambiano da mai, si creano fronti poco credibili (anzi, incredibili) per sconfiggere il proprio alleato di ieri. E di domani.

Un incantesimo e una fiction, che stanno devastando la politica e che non offrono alcuna vera soluzione all’Italia. Per l’Italia e contro l’Italia, verrebbe da dire.

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