Mentre tutto in Italia si avvita intorno ad appassionantissime discussioni sulle alleanze politiche, in ragione della legge elettorale che chissà se mai cambieremo, propongo di dedicarci al dopodomani, e di riflettere sulle misure necessarie per cambiare l’Italia e il mondo.

Partirei se siete d’accordo da una lettura collettiva e condivisa del libro di Jacques Attali, Finalmente dopodomani! Breve storia dei prossimi vent’anni (Ponte alle Grazie) per costruire una proposta politica che sia finalizzata a ciò che succederà a tutti noi nel 2030, quando mia figlia avrà 18 anni (come ricordavo in altro post).

Attali descrive una serie di scenari intorno ai quali è necessario esercitarci, se vogliamo evitare catastrofi, crisi sociali, il prevalere della collera.

Siamo nell’economia della rabbia e in un momento in cui paghiamo molto salato il prezzo della sfiducia verso le istruzioni, verso il prossimo, verso il futuro.

Per progettare il 2030, bisogna partire subito. Senza perdere altro tempo e senza avere la fretta di trovare risposte nel corso della settimana.

Ci vogliamo provare? Ne discutiamo qui e su Reddit?

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