Dice Benigni che se vincessero i No "il morale" andrebbe "a terra".

Peggio della Brexit, dice Benigni, ripetendo frasi affermate poi smentite poi riaffermate da molti esponenti dell'attuale governo. L'argomento asteroide, su cui già ci siamo soffermati.

Non si capisce che cosa c'entri un referendum costituzionale con un referendum per uscire dall'Europa. In Europa ci vogliamo restare con la nostra Costituzione, quella con cui abbiamo fondato le Comunità europee, e con i diritti che riconosce e che sono stati ripresi nella Carta dei diritti. Ci vogliamo stare con più rappresentanza, non meno.

Ma c'è una frase più di tutte che colpisce:
"No, non accadrà mai più".

Se vince il No, non si cambierà più la Costituzione? E perché mai? La Costituzione è stata cambiata per l'articolo 81 subito dopo la bocciatura del cambiamento proposto da Berlusconi del 2006. E questa stessa modifica, ampia quasi quanto quella del 2006 (anche quella per il superamento del bicameralismo perfetto), è stata portata a cnclusione dalle Camere nonostante quel NO.

Cosa vuol dire che se si vota no non si potrà più cambiare la Costituzione? È un assoluto non senso. Se vince il no rimangono intatti i procedimenti di revisione, che hanno già consentito di cambiare molte volte articoli o parti della Costituzione.

Peraltro, Benigni sa che se passasse la 'riforma' proposta gli improbabili senatori parteciperebbero a pieno titolo alla revisione costituzionale? E che affidare la riforma a un Senato dopolavoristico rischia di renderla più difficile, proprio quella riforma? Il rischio è in effetti proprio opposto: sarà molto difficile cambiare se vince il sì. Quello sarebbe un sì conservatore. O meglio autoconservatore.

Caro Benigni, ti vogliamo bene, ma non basta il tuo sì per convincerci. Soprattutto se le motivazioni attengono il morale, l'asteroide tipo Brexit e la futura revisione costituzionale.

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