Leggo la rassegna dei giornali. Il Sole – che difende la linea della sinistra: anche questo è un po’ anomalo, che dite? – dice che a Milano si rischia l’effetto Liguria.

Solo che l’effetto Liguria – come sapete – non è come ve lo raccontano: anche sommando tutti i voti di Pastorino a Paita (che ovviamente non sarebbero mai andati alla candidata del partito trasformista ligure) quest’ultima non avrebbe vinto. Poi uno dice che l’informazione è obiettiva: l’unico effetto Liguria è scegliere una candidata debole, che prende pochi voti, accompagnata da pasticci assurdi alle primarie, che perde le elezioni a favore della destra proprio nei comuni dove – anche grazie al sostegno della destra – aveva vinto le primarie. Se non ci fosse stato Pastorino, molti dei suoi voti sarebbero andati ai 5stelle, tra l’altro.

Di che cosa stiamo parlando? Del sistema che si difende. Dagli altri, mentre dovrebbe avere cura di se stesso.

Leggo anche che tutti partono dal basso. A me per la verità viene in mente lo studio di un notaio di Roma o tre candidati milanesi che si assomigliano molto, che provengono dall’establishment, come Parisi, Passera e Sala. Dal pensiero unico al candidato unico.

Se volete invece provare qualcosa che parte davvero dal basso, con un metodo inedito per l’Italia, sulla base dell’intuizione di Luigi Corvo e del progetto messo in campo da Luca Bergamo e molti altri, provate con il contagio civico, programmato a Roma per sabato 13 febbraio: una ‘cosa’ che non è proprietà di nessuno, che maturerà nelle prossime settimane. E che se funzionerà cambierà le ‘cose’.

L’indirizzo è questo: contaci.rm.it. Vale per Roma ma dovrebbe valere in generale per la politica.

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