Pare di capire – via Radio Popolare – che Sel parteciperà alle primarie del Pd a Milano con più convinzione (qualcuno dice: esclusivamente) se uno dei due tra Balzani e Majorino si ritirerà dalla corsa. Detto questo poi se vince Sala si rimane dentro fino in fondo.

Si potrebbe far notare che Majorino è candidato da sei mesi (peraltro contava sul sostegno di Sel) e che quindi sarebbe stato sufficiente che qualcun altro non si fosse presentato.

D’altra parte, a dirla tutta, all’inizio sembrava che il candidato di Pisapia fosse addirittura un terzo, il famoso Sala.

In ogni caso, pensavo che le ragioni per non partecipare alle primarie non fossero tattiche ma politiche e strategiche: ovvero che non si intedeva più sostenere l’attuale corso del Pd con un’alleanza, per proporre piuttosto un progetto per l’alternativa. A cui lavorare da subito (sono passati invano sei mesi), parlando di politica e non di posizionamenti.

Non per capire, nell’ipertatticismo, come vanno i risultati e organizzarsi di conseguenza.

Se non ci si può alleare con il Pd, non ci si allea.

A me sembra così semplice.

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