Per primi abbiamo denunciato la decisione del governo di escludere i neodiciottenni di origine straniera dal bonus cultura di 500 euro.

Alla nostra denuncia è seguito l’accorato appello di monsignor Galantino, raccolto, per ora solo a parole, dall’on. Boccia e dal ministro Boschi.

Si tratta di una platea stimata in circa 40.000 ragazze e ragazzi e di un costo di appena 20 milioni di euro. Il Governo deve riconoscere il proprio errore e correggere la norma: poteva farlo già ieri, quando tardivamente si è presentato in aula con 25 nuovi emendamenti.

Non lo ha fatto.

Sui diritti non si scherza. Se non interverrà un’immediata correzione della norma ci faremo promotori di una grande mobilitazione nazionale dei giovani delle seconde generazioni, molti nati e cresciuti in Italia, che qui sono vissuti, sono cresciuti ed hanno studiato, per tutelare il loro diritto a non essere discriminati dai diciottenni italiani ed europei per la loro origine e nazionalità.

pippo civati e Andrea Maestri

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