Lo so, Indignatevi! era un’altra cosa. Però. Però ci sono migliaia di persone che di giorno raccolgono e di sera (di notte) sistemano moduli, verificano che tutto sia stato registrato compiutamente, preparano il banchetto del giorno dopo, rispondono a email, messaggi, social che più social di così non si può.

E le persone che firmano, che aspettano ai banchetti, che discutono di politica, che sono sfiduciate nelle ossa ma poi sono anche curiose e vogliono capire, capire se possono ancora sperare. Avere fiducia, in qualcosa.

E poi ci sono quelli che “i referendum poi li trascurano, a che serve”, che poi però firmano. Forse proprio per questo stesso motivo: che vogliono insistere.

E i ragazzi alla Sapienza che firmano a nastro (terminologia giovanile per referendum giovanissimi, sia per chi li firma, sia per chi raccoglie le firme), chi si perde in Comune tra mille meandri, chi ha fatto raccolta da solo, chi è sceso in piazza a Ferragosto e non è più tornato a casa, chi vorrebbe firmare ma non sa dove e tutti quelli che rispondono, come se proprio ogni firma contasse, perché ogni firma conta.

E gli episodi assurdi, e quelli che si stufano e chiudono il banchetto (per poi lamentarsi di avere raccolto poche sottoscrizioni) e invece quelli che vanno avanti fino a mezzanotte, con le lucine accese (assurdi ritrovati che non so dove li trovano).

Ecco, lamentatevi, incavolatevi, indignatevi (appunto), ma firmate. Anzi, firmatevi. Perché firmate perché il vostro voto valga. Perché possano decidere i cittadini, perché ci siano occasioni di verifica democratica soprattutto quando i partiti non mantengono le promesse, destra e sinistra si scambiano di posto, si forma un partito senza nazione che decide con i nostri voti cose che non avremmo voluto e che non ci sono state raccontate così.

Perché la Repubblica è nata da un referendum e ha bisogno di più democrazia e partecipazione.

Perché non sono di nessuno, nemmeno di chi li propone i referendum. Perché anche chi firma il 27 settembre vale come chi si è mosso ad agosto.

Insomma, firmatevi. Su Possibile.com tra poco troverete i millemila banchetti del fine settimana e fine campagna.

  •  
  •  
  •  
  •  

Commenti

commenti