Nel rapporto della raccolta di firme per gli otto referendum ci siamo assestati nello scorso fine settimana a 150.000 firme. A queste vanno aggiunte le firme – più numerose del solito – presso gli uffici comunali. Secondo le nostre proiezioni si tratta di altre decine di migliaia di sottoscrizioni.

Considerato che tutta la raccolta si è svolta senza copertura televisiva, che la gran parte delle firme sono arrivate negli ultimi giorni e che nessuna forza politica o sindacale ha sostenuto la raccolta, si tratta di un risultato straordinario. La raccolta cresce di giorno in giorno, poi, e aumentano ogni giorno le disponibilità a contribuire.

Anche in questo fine settimana saranno mille i punti di raccolta in tutta Italia, da venerdì a domenica, e in moltissime città la raccolta prosegue ogni giorno.

Ieri hanno firmato tra gli altri Mina Welby, Giorgio Airaudo e Marco Revelli. Oggi hanno preso parola gli ambientalisti autorevoli, tra cui segnalo in particolare la direttrice di Legambiente, Rossella Muroni. Alla campagna si sono associati Green Italia e Azione Civile su tutti i quesiti, i Verdi sui quesiti ambientali, moltissime personalità indipendenti.

Abbiamo ancora venti giorni per raccoglierle e per diffondere il messaggio referendario: chiedo a tutti coloro che si oppongono a quelle decisioni del governo – mai passate da un programma elettorale, se non forse in alcuni casi di quelli della destra – di firmare, presso i banchetti diffusi in tutta Italia, per consentire ai cittadini di poter scegliere e di tornare a votare. Anche per esprimere un parere contrario, s’intende, perché i referendum, non smetteremo mai di dirlo, sono di tutti.

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