Ieri una deputata del Pd mi ha detto in tv che i referendum sono la dimostrazione che sappiamo solo dire no.

Ovviamente, la parlamentare sa (o forse no?) che i referendum sono solo abrogativi, ovvero possono solo cancellare le cose che non piacciono.

Per proporne di nuove ci vorrebbero referendum propositivi che la maggioranza di cui la parlamentare fa parte ha bocciato (c’era anche il mio emendamento, a cui ero molto affezionato, che è stato respinto nella notte della Costituzione che tutti ricorderete).

In ogni caso i no in politica preludono al sì e per noi è proprio così.

Con Green Italia stiamo lavorando alla presentazione di una #conversione in campo ecologico: Annalisa Corrado, green-possibile, coordinerà il lavoro, che si basa anche su proposte già elaborate e purtroppo dimenticate.

Domani si riunirà a Roma il comitato scientifico di Possibile, per avanzare proposte su reddito minimo, povertà, progressività fiscale e gli altri temi di attualità politica.

Questa settimana discuteremo con le forze di opposizione un percorso per individuare proposte condivise sulla legge di stabilità.

I no referendari accompagnano i sì. Come peraltro è sempre accaduto. Solo che sono sì diversi: più coerenti con il nostro mandato elettorale, con la Costituzione, con l’idea di futuro che abbiamo a cuore.

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