Come capita spesso in questa legislatura, anche la decisione del governo di non procedere alla riforma del catasto (promessa in campagna elettorale e tema sul quale il centrosinistra aveva sempre puntato) ha trovato l’approvazione festante delle destre di ogni tipo, all’interno e all’esterno della maggioranza. Gasparri e Lupi per primi.

L’argomento per il quale non si procede è falso: aumenterebbero le tasse sulla casa, si dice.

Tutti sanno però che non è vero, dal momento che era prevista una clausola (dell’invarianza) per cui il gettito sarebbe stato lo stesso, solo ripartito in modo diverso, tra chi ha case di maggior pregio e chi abitazioni più povere (a favore evidentemente di quest’ultima categoria di persone).

Resta da capire chi dà la linea al governo sulla questione: se il lavoro di anni di Marco Causi e tanti altri non è considerato utile per il Paese, allora dobbiamo pensare che la linea la diano Forza Italia e le sue derivazioni.

Perché non ne sono sorpreso?

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