Pare che se ne sia discusso diffusamente nell’ultimo Consiglio dei ministri, così scrive Repubblica, il giornale meglio informato su ciò che accade tra le auliche quattro mura di piazza Colonna. Si è discusso di percentuali, di soglie da alzare, di un testo che quindi tutti conoscevano, che però non ha scritto nessuno.

Oggi tutti dichiarano che non sapevano che la norma riguardasse Berlusconi, ammettendo quindi che la norma riguarda Berlusconi (notizia 1) e che avevano discusso della norma (notizia 2).

Il piccolo problema che nessuno sembra rilevare è però un altro (notizia 3): che se non riguardasse Berlusconi, la norma andrebbe bene. Ma ovviamente non è affatto vero ed è la classica situazione in cui ci troviamo da tempo (come sul conflitto di interessi): il problema è che, anche se non dovesse riguardare Berlusconi, quella norma non andrebbe bene comunque. Il fatto che riguardi Berlusconi è un’aggravante sul piano politico, ma il provvedimento nel suo complesso va ritirato. Magari informando i cittadini rispetto alla questione che appassiona tutti: chi cavolo ha scritto quel testo?

Una cosa è certa: nome e cognome ci starebbero in un solo tweet.

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