Ho già espresso le mie personalissime perplessità sulla scelta di ospitare a Roma le Olimpiadi del 2024, anche perché solo due anni fa apprezzai la decisione di Monti di ritirare la dispendiosissima candidatura per l’edizione del 2020 (un po’ di coerenza tra un’olimpiade e l’altra, separate da un intervallo lungo meno di una legislatura…).

Devo registrare però che in generale gli italiani non la stanno prendendo proprio bene bene. Anzi. C’è chi si preoccupa per la trasparenza, chi per i costi, chi perché pensa che ci siano cose più urgenti da fare, a partire dal dissesto idrogeologico (per cui ci prendeva simpaticamente in giro Paolo Nori) di cui – siccome in questi giorni piove meno – nessuno parla già più.

Il lancio del giavellotto mediatico e il sollevamento pesi politici (soprattutto romani) non hanno dato i risultati sperati. Una cosa è certa: se il percorso verso le Olimpiadi dovesse registrare qualche irregolarità, occorrerà mettersi a correre alla velocità di Bolt.

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