Il comunicato di Rita Castellani sulla vertenza Ast, l’audizione del ministro Guidi e gli impegni per ora disattesi.

Sembrerebbe che dopo il danno delle manganellate, si aggiunga l’amarissima beffa da parte del governo nei confronti dell’Ast.

Dopo le rassicurazioni delle Leopolda sul fatto che il Presidente del Consiglio avrebbe assunto la gestione diretta della trattativa con la Thyssen Krupp e il Governo tedesco, oggi il Ministro Guidi si è riproposta come mediatore, riferendo in parlamento. Tra le varie affermazioni attribuite all’amministratore delegato Morselli, alcune abbastanza inverosimili (100 mln. di investimenti da parte di una proprietà che non paga stipendi e fornitori, strozzando tutto l’indotto?), il ministro ha voluto evidenziare che:
“La società – dice la Guidi – ha confermato chiaramente anche di volersi nettamente riposizionare sulla parte a freddo rispetto a quella a caldo”.

È consapevole il Ministro che è esattamente questo il massimo danno che si potrebbe fare all’Ast e ai suoi lavoratori, ma anche al sistema produttivo italiano? E il Presidente del Consiglio è consapevole del fatto che il suo ministro opera in diversa direzione da quella da lui preannunciata? Ed è consapevole che in Germania le imprese, Thyssen Krupp inclusa, stanno firmando accordi con il Governo e i sindacati (insieme, pensa!) per bloccare i licenziamenti fino al 2020?

Tutta la mia personale vicinanza ai lavoratori di Acciai Speciali Terni, da oltre un secolo avanguardia di professionalità e civismo.

Rita Castellani, direzione nazionale Pd

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