Ieri in commissione Finanze è passato il testo che attendevamo da quasi dieci mesi: è passato l’emendamento di Luca Pastorino, che chiarisce la questione dell’autoimpiego, mentre è stato ritirato l’emendamento in cui confidavamo sulle pene, che avrebbe precisato e reso più incisiva l’introduzione del reato.

Tutto bene (o quasi), quindi? No, perché gli esponenti di Ncd si sono inalberati: così non va, si sfogano, non sono stati rispettati i patti. Chissà cosa succederà in aula e soprattutto nel passaggio al Senato, dove Ncd può bloccare tutto per l’ennesima volta.

Repubblica scrive: non c’è pace per l’autoriciclaggio. Prima ne hanno discusso i ministri, poi i ministri con Palazzo Chigi, poi i gruppi parlamentari, poi le commissioni competenti, passando per il ritiro del decreto (che risaliva all’era Letta) e per una serie di successive votazioni in commissione. L’epopea continua, le intese sono larghe ma quando si tratta di giustizia ci si intende pochissimo. Chi l’avrebbe mai detto.

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