Scrive oggi Mario Ajello su Il Messaggero che il secondo capitolo del patto del Nazareno deve ancora essere scritto.

Si tratta quindi di un feuilleton, di un romanzo a puntate (con la differenza che questo viene solo scritto ma non pubblicato).

Il secondo capitolo – pare – riguarderà la giustizia, sarà insomma proprio quello che – come dicevo giusto un mese fa in un’intervista a Repubblica – non doveva proprio essere scritto.

Sulla giustizia, infatti, il centrodestra (un pezzo del quale è nel governo, anche con chi fu il ministro della giustizia di Berlusconi) ha sempre avuto idee molto diverse dal centrosinistra: dalla prescrizione alla separazione delle carriere, dalle intercettazioni alla responsabilità civile dei magistrati, dal falso in bilancio all’autoriciclaggio (sul quale – come sapete – sono stato particolarmente impegnato, per ora, com tutti, inutilmente) e così andando.

Ecco per questo avevo detto – chiaramente e semplicemente – che «sulla giustizia il patto del Nazareno non è riproponibile».

Oggi leggo esattamente il contrario. Il patto del Nazareno avrebbe, appunto, un bis, un secondo capitolo, proprio su questi argomenti, perché Berlusconi ha già fatto sapere che lui il falso in bilancio, per fare un esempio, non lo vuole. Spero si tratti di una mera ipotesi che non troverà alcun riscontro. Spero. Anche se i precedenti non mi rincuorano.

P.S.: pare che una sezione di questo secondo capitolo sarebbe dedicata alle nomine alla Corte costituzionale e al Csm, sulle quali sono intervenuti negli ultimi giorni il presidente della Repubblica e la presidente della Camera per sollecitarne una definizione. Essendo, come deputato, tra coloro che hanno il compito di eleggere chi andrà a ricoprire queste cariche, chiedo da tempo che facciamo delle scelte chiare e trasparenti, ponendo fine alla assurda sequela delle votazioni a vuoto. Però – come scrivevo anche ieri – prima di scegliere chi votare credo sia necessario che ne discutiamo. Nel partito e nel gruppo parlamentare, per confrontarci poi anche con gli altri. Sarebbe molto difficile – oltre che in contrasto con le previsioni costituzionali – votare persone i cui nomi venissero semplicemente comunicati a noi elettori dopo la scrittura del secondo capitolo del Romanzo Nazareno.
P.S./2: Berlusconi dice che ormai Verdini fa il vice-premier di fatto. Sono cose che fanno piacere.

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