Ho letto in anteprima il libro di Alessandro Gilioli, La diaspora della Sinistra (Imprimatur) che – coincidenza – esce venerdì, cioè domani, cioè il giorno in cui iniziano i lavori di Livorno.

Un libro importante per ricostruire la storia – recente – dei movimenti e delle forze e dei partiti che si muovono a sinistra in Italia e per capire se insieme si riuscirà a fare qualcosa.

Personalmente, mi sento di ringraziare Alessandro perché la lettura del suo libro mi ha aiutato a capire anche dove abbiamo sbagliato. E dove possiamo intervenire, se ne saremo capaci, se avremo l’intelligenza e la sensibilità e la generosità per farlo, perché la diaspora, dei cittadini e degli elettori prima di tutto, possa rovesciarsi in qualcosa di nuovo e di bello. Per noi ma soprattutto per chi verrà dopo di noi (quelli che ci giudicheranno) e che si meritano una politica più rappresentativa e risolutiva (le due cose non sono affatto in opposizione tra loro, anche se la moda farebbe pensare il contrario) e un dibattito pubblico più profondo e sensato.

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