Rosy Bindi, oltre a insultare come d’abitudine la nostra intelligenza nell’ennesima intervista piena di provocazioni, spiega che andare a votare a ottobre non è un tabù (sull’uso a vanvera della parola tabù si dovrà prima o poi dire qualcosa) e che andiamo con Casini ma il premier sarà nostro, che sembra di essere ritornati là da dove alcuni dei nostri provengono: il pentapartito.

Ora nell’ultima assemblea nazionale non si era detto che si votava sicuramente nel 2013 e che si facevano le primarie – prima o poi – per scegliere il premier tutti insieme?

È passata solo una settimana e hanno già cambiato idea. O forse non era proprio così che stavano le cose, come qualcuno aveva fatto sommessamente notare.

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